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oleandro floricoltura quaiato
11/07/2020

Oleandro: il Re dell’estate

E frondeggiano lungo il tortuoso

corso cespugli avvelenati, e in cima

portano un fiore di fiamma, il fiore amaro

che sembra rosa e non odora, e sembra

alloro, ma non cinge alcuna fronte

in premio della sua dura vigilia,

l’oleandro silvestre, il fiore ch’amo,

il rosso fiore dell’aridità.

Luigi Siciliani

 

Chi non ha mai visto un Oleandro? Questa poesia di Luigi Siciliani risale ai primi anni del ‘900 e celebra una delle piante più antiche e più diffuse d’Italia.

Nei giardini, sui terrazzi, nei viali, tra le corsie autostradali o vicino al mare, lungo la costa della nostra penisola e delle isole, al sud come al nord.

Li vediamo ondeggiare al vento e ne aspettiamo la fioritura per celebrare finalmente l’arrivo dell’estate.

 

Oleandro, chi è e come coltivarlo?

Un arbusto sempreverde che può raggiungere fino a 5 metri di altezza. Famoso per le sue abbondanti fioriture (bianche, rosa, rosse, fucsia, gialle) che produce senza sosta dall’inizio di maggio fino alla fine di ottobre, ma anche per la sua incredibile caparbietà e resistenza di fronte alle avversità e alle intemperie.

Infatti, ha la capacità di crescere e fiorire praticamente in ogni condizione di coltivazione.

 

Può essere messo a dimora sia in vaso che in giardino purché rimanga esposto al sole per diverse ore, in modo da evitarne l’indebolimento e il calo della produzione di fiori.

L’oleandro è un’ottima soluzione per chi non vuole rinunciare ad avere un angolo fiorito anche durante i mesi più caldi perché resiste bene all’aridità e al caldo mediterraneo, grazie alle sue foglie coriacee che perdono l’umidità in modo moderato.

 

In generale, nel nostro paese cresce senza troppe difficoltà praticamente ovunque, sopportando bene anche temperature più fredde. Se coltivato in vaso, preferisce recipienti più profondi che larghi per permettere alle radici di svilupparsi.

Per quanto riguarda le annaffiature invece, andranno ridotte al minimo durante l’inverno e offerte con generosità durante l’estate.

 

E durante l’inverno?

Soprattutto al Nord Italia, è consigliabile ripulire la superficie del terreno, fornirgli un po’ di concime organico e solo in caso di temperature piuttosto rigide molto al di sotto degli 0°C, avvolgere la chioma in veli di telo non-tessuto (da aprire ogni tanto per dare aria alla pianta nelle giornate meno rigide).

 

Attenzione: l’oleandro è tossico!

Alzi la mano chi non è cresciuto a suon di “Non toccare gli oleandri”?

D’altronde, una cosa così bella e vigorosa, non poteva non nascondere un tallone d’Achille! Infatti, tutte le parti dell’oleandro, specialmente le foglie e la corteccia, contengono una sostanza tossica chiamata Oleandrina che può essere nociva se ingerita.

Quindi due accorgimenti:

  • Fate attenzione se avete in casa o in giardino bambini piccoli o animali curiosi che possano essere interessati a mangiarne le foglie, i fiori o i frutti.
  • Prendete le dovute precauzioni nel caso in cui decidiate di bruciare il legno o le foglie di un eventuale potatura in giardino, in quanto rimangono velenose anche dopo essersi seccate e i fumi prodotti dalla combustione risultano altamente tossici.

 

 

L’estate è iniziata e luglio è il momento perfetto per acquistarlo!
Nel nostro garden ne coltiviamo di moltissime varietà. Vieni a scoprirle!

floricoltura quaiato dove siamo

 

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